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comunicato stampa 01.09.15

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comunicato stampa 01.09.15

 

SPORT: che effetto che fa!

Giovedì 10 settembre 2015
ore 20.00
piazza Rinaldi – Treviso

 

Nel mondo dello sport il risultato ha ormai acquisito un’importanza tale da oscurare tutto il resto.
Siamo così concentrati sull'esito finale che ne rimaniamo abbagliati. E anche se in fondo ci piace commuoverci per le imprese impossibili in cui il debole supera ostacoli apparentemente invalicabili, nel profondo continuiamo a misurare il valore di una società sportiva attraverso i risultati che ottiene sul campo da gioco. Basta osservare quello che accade negli stadi e nei palazzetti, leggere i giornali, ascoltare la televisione, navigare in internet. Non ce ne rendiamo conto, ma accettando questo modello è come se affermassimo che un genitore si possa giudicare dal benessere che garantisce alla propria famiglia e non dall'impegno, dall’amore che offre ai figli, dalla coerenza.

Nella società di oggi sembra contare solo la vittoria.
Quando cominciai a giocare a rugby ero ancora un bambino. Ricordo che provai la sensazione di entrare in una grande famiglia. Il mio primo allenatore, Franco Casellato, fu come un papà. Affettuoso e ruvido allo stesso tempo. Mi chiedeva semplicemente, con un’insistenza a tratti insopportabile ed una coerenza spietata, di dare il massimo delle mie possibilità. Sempre. Dentro e fuori dal campo. Giudicandomi sull’impegno, mai sul risultato. Ed io, giorno dopo giorno, riconobbi la strada che aveva tracciato davanti a me: conduceva all'anima vera dello sport.

Non sono l'unico ad aver goduto di questo privilegio.
Ma non sono nemmeno l'unico ad essermi illuso che si potesse trasmettere ai figli un po’ a parole e un po’ attraverso il DNA, come per magia, dimenticando che il "buon fare" si può apprendere ed insegnare solo attraverso il "buon fare".
Ai miei tempi (ho compiuto 50 anni), la preoccupazione dei bambini era quella di avere un pallone gonfio e uno "straccio" di terreno dove poterlo calciare. E quando tornavano a casa, stanchi ma felici, con il profumo della terra e dell'erba nelle narici, stavano attenti a nascondere le macchie di fango sui pantaloni e le ferite sulla pelle. Perché altrimenti erano guai.
Sapori intensi, reali. Lezioni preziose.

Oggi le cose sono cambiate. I parchi sono sempre meno accessibili, le strade pericolose, gli oratori quasi scomparsi... I ritmi della vita ci aggrediscono vertiginosi, le preoccupazioni montano ed il tempo a disposizione degli adulti si dissolve.
E così si condivide sempre meno. Al mondo reale si preferisce quello virtuale in grado di offrirci tutto (o quasi) quello che cerchiamo, in modo immediato, facile e gratuito, ma anche effimero e spesso vuoto di insegnamenti, incapace di lasciare un segno. Alle esperienze: preziose, ma faticose ed incerte, si preferisce il risultato immediato, raggiungibile, spesso, schiacciando un tasto.
Sulla base di queste considerazioni, giorno dopo giorno, ci siamo convinti che le associazioni sportive non possano più limitarsi a proporre esclusivamente attività di movimento organizzato pur riconoscendo che, quando queste attività vengono svolte in modo corretto, diventano luoghi dove le persone, ed in particolare i più giovani (quelli con la pasta ancora tenera), possono formarsi e crescere bene.
È necessario che vadano oltre.

Devono farsi coraggio ed uscire dai limiti dell'impianto così da diffondere il proprio bagaglio valoriale anche su terreni diversi. Come chiese laiche che non si limitano a ricevere ed ospitare, ma vogliono anche andare verso. Sicuramente un passo difficile, per certi versi pericoloso, ma irrinunciabile sopratutto per una società come la ASD Tarvisium nata sull'asfalto e poi sui sassi prima che sui campi da gioco e che da sempre ha fatto della formazione la sua bandiera.

L'obbiettivo è di realizzare un progetto composito, a lunga scadenza, in grado di unire i temi classici della società sportiva a contenuti innovativi che, nel loro insieme, coinvolgano tutti i segmenti della popolazione.
Il cammino è già iniziato.

Nel mese di Marzo, la ASD Tarvisium ha prodotto a Treviso uno spettacolo presso l'Auditorium della Cassamarca, alla presenza di quasi 600 persone con il quale ha voluto raccontare la sua realtà. Valori sportivi e cultura si sono intrecciati dando vita ad un evento originale, unico nel suo genere.

L'evento del 10 settembre "SPORT CHE EFFETTO CHE FA!" ne rappresenta la naturale prosecuzione.
Abbiamo chiesto ad alcune persone, certamente "vincenti", ma sopratutto portatrici di preziose ed importanti esperienze, di regalarci il loro punto di vista su alcuni aspetti di quella che consideriamo l'anima vera dello sport e così riportare l'attenzione sul sapore, dolce e intenso, che rimane in bocca ad ognuno di noi tutte le volte che possiamo dire, a testa alta, di averci provato dando il massimo dell’impegno possibile. Anche dopo aver perso.

Al nostro invito hanno risposto con entusiasmo:

• Piermario Motta (A.D. di Banca Generali)
• Magdelin Martinez (atletica)
• Jury Chechi (ginnastica)
• Adriano Panatta (tennis)
• Andrea Lucchetta (volley)
• Pierre Villepreux (rugby)
• Paolo Vazzoler (basket)
• Damiano Tommasi (calcio)

Otto pennellate d'autore, in una cornice densa di emozioni, per tracciare un percorso, riconoscibile da tutti, verso il “buon fare”. Interventi brevi, diretti, che siamo certi saranno in grado di far vibrare le corde dei sentimenti degli spettatori.
Il luogo in cui abbiamo deciso di organizzare l'evento e le modalità con cui si svolgerà, non sono casuali. Piazza Rinaldi è uno dei luoghi più caratteristici ed affascinanti di Treviso. Di recente liberata dalle auto, nei giorni successivi all'evento sarà oggetto di lavori che ne modificheranno i lineamenti trasformandola in uno spazio a reale servizio delle persone. Anche per questo abbiamo deciso di metterla al centro dell'attenzione, di non usare palchi e lasciarla semplicemente parlare...
L'evento rientra inoltre nell'ambito della settimana dello sport e della consapevolezza.
Fortemente voluta dall'assessorato alla cura e benessere urbano e della persona, è una manifestazione attraverso la quale la città offre i suoi spazi, anche i più intimi, al movimento organizzato, pulsando così di energie autentiche, nuove e contagiose. "La settimana", a sua volta, si inserisce in un progetto più ampio ed organico, denominato "mimuovoatreviso" che ha come obiettivo quello di stimolare il movimento spontaneo generando conseguenze non solo salutistiche, ma anche sociali, economiche, valoriali e simboliche. Per certi versi un modo nuovo di disegnare la città, un nuovo concetto di urbanistica.

Un grazie particolare infine a Banca Generali.
Non solo per il sostegno, senza il quale non sarebbe stato possibile trasformare le idee in realtà, ma anche per la concreta collaborazione, la vicinanza e la condivisione di ideali.
Paolo Marta

 

Ruggers Tarvisium ASD
ufficio stampa - sergio Amaglio - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.