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il tifoso neofita - capitolo settimo . 20.03.16

il tifoso neofita2

 


capitolo settimo

20.03.2016 - Tarvisium vs Reggio

 

il tutor lascia la parola al tifoso neofita


Oggi per la prima volta, mi rivolgo a voi in prima persona: mi presento, sono il tifoso neofita. Ieri, ho perso di vista il mio tutor tra le prelibatezze Conad durante il terzo tempo, per cui oggi rimango con alcuni dubbi che sicuramente qualcuno di voi potrà risolvere.

La partita è stata agguerrita, di questo me ne sono accorto anche io, e dal bordo campo del San Paolo ho potuto assistere a tantissime (e lunghissime) mischie da molto vicino. E mi sono chiesto: “Ma cosa diavolo succede là sotto?”

Una cosa l'ho capita subito: si spinge.

Si spinge duro, si spinge forte, si spinge con ogni muscolo che si ha in copro, perché a quanto mi è parso di capire, più spingi più ce la fai.

Ho capito anche un'altra cosa: nessuno tocca la palla. L'ovale deve uscire da solo, e raccolto da quelli che stanno dietro, che nel frattempo gridano agli altri “Spingi! Spingiiii!” Per cui, ci avevo visto giusto. Nella mischia si spinge. Ma la palla è avvelenata, non si tocca!

Inoltre è chiaro che nessuno vuole fare cadere la mischia. Si preme contro l'avversario e basta, in una lotta di forza, resistenza e nervi saldi, che non è mica vero che la potenza è solo muscolare. Devi crederci, e devi spingere, perché quando le forze cominciano a vacillare è la determinazione che fa il resto. E comunque, sempre si spinge, e chi mette il gomito a terra fa perdere tutti.

Mi è sembrato anche evidente che almeno uno dei piloni di prima linea esce dalla mischia disteso a terra. Perché è chiaro, no? Se ti spingono da davanti e ti spingono da dietro e tu sei in mezzo, spalla contro spalla, testa contro testa, beh, ci sono alte probabilità di finire schiacciato di brutto, e alla fine una trentina di secondi te la devi prendere, per capire che non hai fatto la fine della sottiletta.

Ecco, ieri ho visto una cosa che mi ha fatto anche commuovere: al termine della mischia, un giocatore avversario si è avvicinato ad uno dei nostri ragazzi a terra, gli ha teso la mano e lo ha aiutato ad alzarsi. Allora ho capito una cosa che mi sembra, chissà perché, importante. È vero che nella mischia si spinge tanto e si spinge forte, ma non sempre. Al termine può capitare anche che una mano si tenda per afferrarne un'altra, anche avversaria, e si debba tirare. Sì, l'azione ormai è conclusa, nel bene e nel male, ma questo gesto, in qualche modo, mi è sembrato farne parte. E allora non ha più avuto importanza chi avesse guadagnato un punto e chi no, di mischie ce ne saranno altre, l'importante adesso è essere tornati in piedi. Anche grazie al gesto di un avversario.

Nota del tutor: ok, lo so, non tutte le regole sono ancora chiare al nostro tifoso, ma lo spirito del rugby l'ha colto in pieno, e vi assicuro che sta migliorando a vista d'occhio!