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presa al volo / n°27

esposito

 

un figlio della Tarvisium

 

Come da tradizione, con i vecchi amici rugbisti di sempre, siamo di fronte al televisore, salami, prosciutto crudo, parmigiano in tavola e birra in mano a guardare Scozia – Italia.
In piedi a cantare l’inno e ad urlare “vai ragazzo!!!” quando le immagini si soffermano sul volto del “nostro” Angelo. Faccia tesa, occhi pronti alla “battaglia” che di lì a pochi minuti avrà inizio…

La partita è difficile, subiamo, non vinciamo palloni ed i ¾ devono “solo” placcare …ed Angelo corre a destra e a manca per mettere a terra gli avversari… ad un tratto gli occhi esperti vedono in un lampo l’immagine di un brutto approccio di Angelo ad un placcaggio …le immagini continuano a seguire le azioni ma nella nostra stanza cala un silenzio carico di tensione, timore, speranza di rivedere quella maglia numero 14 ricomparire nello schermo…ed invece no, l’arbitro ferma il gioco e l’inquadratura è tutta per il nostro ragazzo a terra dolorante con i 2 medici che gli tengono la spalla…esce, volto truce, lacrime tenute a stento…la diagnosi parla di rottura del legamento e necessità di intervento chirurgico…mondiale finito, sogno infranto…

Angelo rappresenta, non solo per chi ha avuto la fortuna di allenarlo ma per tutta la Tarvisium, l’emblema del successo di anni di lavoro nella formazione, di tante ore investite su centinaia di bambini, ragazzi, uomini che arrivano al campo per “trasformarsi” nel tempo in rugbisti, per diventare dei “guerrieri” in campo ma dei “gentlemen” fuori, per diventare Persone che agiscono nella vita rispettando i Valori del nostro sport.
Angelo è l’orgoglio di tutte le “magliette rosse” anche se, come è giusto che sia, ora scende in campo con una maglia di colore verde (quella della Benetton Rugby) a disputare un campionato internazionale..

Angelo, grazie anche e soprattutto all’imprinting dato dalla sua famiglia, pur essendo stato fin da piccolo un “talento”, pur emergendo fin da bambino nelle partite rispetto agli altri giocatori, ha sempre mantenuto un atteggiamento umile sia in campo che fuori. Negli ultimi anni ha subito alcuni infortuni ma ha sempre avuto la forza e la determinazione di recuperare per tornare in campo con ulteriore forte motivazione ed entusiasmo, ha imparato a lavorare non solo sul suo corpo e sulla tecnica ma ha compreso quanto importante sia usare al meglio la mente e gestire e proprie emozioni iniziando un nuovo percorso di sviluppo attraverso “il rilassamento e le visualizzazioni".

A dimostrazione di questo ulteriore crescita personale a pochi giorni dall’ultimo “incidente” ha postato sulla sua pagine Fb la frase:

"Sai perché cadiamo? Per imparare a rimetterci in piedi…”

proprio in questo momento di difficoltà, di dispiacere, il giovane ragazzo, è riuscito a darci una bella lezione di forza, di atteggiamento positivo!

Anche di questo io mi sento di ringraziarlo perché avere concreti ESEMPI positivi da presentare ai nostri giovani (ma anche per noi “maturi”!) è oggi particolarmente importante.

Io sono certo che Angelo, (che oggi ha solo 22 anni), grazie alla sua caparbietà, al suo impegno, al suo modo di pensare positivo, riuscirà a recuperare presto, tornerà a giocare nell’alto livello, riconquisterà la maglia azzurra e parteciperà ai prossimi 2 o 3 mondiali cosa che la sua giovane età gli permette di “sognare”…

Angelo continuerà ad insegnarci che i sogni si realizzano...

 

Massimiliano Ruggiero