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presa al volo / n°62

simo ok

 presa al volo / n°62 - 05.04.20

 

domenica 5 aprile

 

Sono sul terrazzino di casa a godermi il sole, sono 20 gradi di una splendida giornata primaverile. Sotto, il PUT vive una calma innaturale e in altri tempi sconosciuta. Sarebbe quasi piacevole se non fosse una costrizione. Poi penso che bello sarebbe stato andare oggi al nostro campo San Paolo a vedere la prima squadra ricevere il Badia, una sfida sempre tesa. È passato poco più di un mese da quel primo rinvio del campionato preludio alla cancellazione del fine stagione….sembra passato un secolo. Questa è la stagione più bella per giocare a rugby, i campi che cominciano a vedere nuova erba, le temperature miti, i campionati che arrivano al dunque in ogni categoria e inizia il periodo dei tornei del minirugby, le Club House che vivono momenti “di fuoco”.

Invece niente di tutto questo, siamo costretti in casa in un innaturale domicilio forzato e pensi che non è giusto, che sarebbe il momento di cogliere i frutti del lavoro di tutta una stagione. Poi passa un’ambulanza che ti riporta alla dura realtà del momento, ai tanti che soffrono e ai tanti che ci hanno lasciato e alle difficoltà lavorative ed economiche che toccano tutte le famiglie. Ognuno di noi conosce qualcuno che è stato colpito in modo più o meno grave e ognuno di noi conosce qualcuno che a causa di questa maledetta pandemia non c’è più. Allora i sacrifici acquistano tutto il loro senso, capisci che la cosa più importante è uscirne al più presto e che la lista delle nostre priorità è stravolta. Stringiamo tutti i denti aspettando che la bufera passi, i campi da rugby torneranno a verdeggiare e tornerà anche il fango, torneranno touche e mischie e la Tarvisium sarà sempre là ad onorare la maglietta rossa.

Oggi un ragazzo d’oro di nome Simone, personificazione della voglia di vivere avrebbe compiuto 27 anni….ci segue sempre da lassù, un abbraccio a Panna e Antonietta.


Avanti Ruggers!

Sergio Amaglio